Timidezza
Stamane ho potuto seguire il programma “L’intervista” di John Elkann su La7. L’ospite odierno era Giorgio Panariello, un attore comico a me molto caro.
Ha descritto un po’come nascono i suoi personaggi, che i veri comici sono la “ggente” da cui tutti gli attori ricavano grandi spunti…
Una parte molto interessante è stata quella in cui descriveva l’importanza dell’intonazione nelle voci dei personaggi.
Basta infatti pensare che per creare un personaggio femminile si lavora sull’intonazione e le espressioni da usare, senza cambiare la tonalità della voce.
Ma la cosa che mi ha colpito di più durante l’intervista è stata la spiegazione sulla sua passione per i travestimenti scenici.
Ha raccontato infatti come questa sua passione nascesse dalla timidezza; infatti il travestimento gli dava una certa protezione.
Pare che per merito del lavoro che conduce l’abbia in gran parte superata, però ce ne fosse una base.
Panariello timido non l’avrei mai immaginato!
Ultimamente sento spesso durante le interviste di attori e altri personaggi dello spettacolo dire che sono più o meno timidi.
Devo confessare che ci credo poco, mi pare impossibile che una persona con anche solo un barlume di timidezza possa intraprendere una carriera del genere. Se con timidezza intendono quella forma di disagio e/o paura che può prendere prima di uno spettacolo, non ho problemi a riconoscerne l’esistenza, ma non la definirei timidezza, è una naturale forma di paura dell’insuccesso. Ovviamente bisogna poi valutare l’intensità di questo disagio, ma continuo ad essere convinto che una persona timida non farà l’attore!!
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